Guerrino e il Meschino, le leggende dei Sibillini prendono vita a Sarnano: il programma

Sabato 27 e domenica 28 luglio il centro storico di Sarnano sarà teatro di un’originale manifestazione dedicata al mito della Sibilla dell’Appennino.

Ma chi è la Sibilla dell’Appennino?

Per qualcuno è un oracolo, per qualcuno è la regina delle fate, per qualcun altro è la perfida maga Alcina: sono tanti i volti che la tradizione orale e la letteratura hanno attribuito alla Sibilla dell’Appennino. Assente dall’elenco ufficiale delle Sibille cristiane, ne troviamo rappresentazione in alcuni dipinti sul territorio: nel Palazzo del Governo di Ascoli Piceno e nel santuario della Madonna dell’Ambro a Montefortino, dove compare una misteriosa Sibilla Chimica.

Chiunque sia la Sibilla è stata tanto importante per questa nostra terra che ha dato il nome non soltanto al monte nel territorio di Montemonaco, dove si trova la Grotta che si dice sia l’ingresso del suo meraviglioso regno sotterraneo, ma all’intera catena montuosa: i Monti Sibillini.

La consacrazione letteraria della Sibilla dell’Appennino si deve ad Andrea Da Barberino, scrittore veneto che nel 1410 pubblicò il Guerrino detto il Meschino, un’opera a metà tra la favola e il romanzo cavalleresco che narra la storia di un cavaliere orfano che compie numerose peregrinazioni e giunge al cospetto della Sibilla per chiederle chi sono i suoi genitori.

L’opera di Barberino fu una delle più lette in Europa dal periodo medievale fino al secolo scorso.

Nel suo romanzo, rimaneggiato più volte dalla censura, lo scrittore veneto dipinge la Sibilla sia come un oracolo capace di conoscere il passato e il futuro, sia come un’incantatrice che ammalia gli uomini promettendo loro un mondo di piaceri lussuriosi e li imprigiona nella sua Grotta per l’eternità.

La leggenda della Sibilla era tanto diffusa in Europa che i duchi di Borgogna inviarono lo scrittore francese Antoine De La Sale a verificare di persona se fosse vero quel che si raccontava della magica profetessa. Del suo viaggio sui Sibillini, avvenuto nel maggio del 1420, Antoine De La Sale ha lasciato una minuziosa testimonianza scritta intitolata Le Paradis de la Reine Sybille, un resoconto di viaggio in cui riporta ciò che ha visto con i suoi occhi e ciò che ha sentito raccontare dagli abitanti del luogo.

Sui Sibillini del resto se ne raccontano di storie: quella di Pilato, il cui corpo sarebbe finito nel lago sul Monte Vettore che oggi ne prende il nome, quella delle Fate dalle zampe di capra che hanno insegnato il saltarello alla gente del luogo, quella dei Mazzamurelli, strani folletti che cavalcano i cavalli selvatici di notte e ne intrecciano le criniere. Di ogni storia ci sono infinite versioni e gli stessi toponimi dei Sibillini fanno riferimento a un universo quasi demoniaco: Pizzo del Diavolo, Pizzo Tre Vescovi, Gole dell’Infernaccio, Valle dei Tre Salti che testimoniamo quanto le leggende fossero radicate nella cultura dei nostri avi.

Sulla Sibilla sono infinite le cose da dire e sarebbe impossibile esaurirle tutte con un solo articolo: queste storie sono un patrimonio culturale di inestimabile valore per tutto il territorio marchigiano: rappresentano l’anima pulsante di un popolo, fatta di racconto popolare, mito e narrazione orale.

Foto di Fausto Mezzelani e Mirta Principi – Guerrino e il Meschino edizione 2018

Sarnano: 27 e 28 luglio, un evento sul mito della Sibilla

Al mito della Sibilla è dedicato l’evento Guerrino e il Meschino che si terrà sabato 27 e domenica 28 luglio nel centro storico di Sarnano, una manifestazione che mette insieme diversi format per creare un’esperienza davvero particolare che coinvolge gli spettatori di ogni età: fiabe per bambini, conferenze, una mostra itinerante e interattiva sul tema dei quattro elementi naturali e uno spettacolo finale in Piazza Alta.

Nata nel 2015 come uno spettacolo teatrale itinerante, quest’anno la manifestazione si presenta con un format completamente nuovo.

 

Il programma 2019

Piazza Perfetti

SABATO 27 LUGLIO

Ore 17.30

Quasi grandi.
Novelle dai Monti Sibillini al Mare Adriatico

di e con Marco Squarcia – autore

Attraverso le meravigliose imprese di due fratellini di sette e cinque anni, Marco Squarcia prende per mano grandi e piccoli e li accompagna alla scoperta delle leggende del nostro territorio. I piccoli attori del Circolo di Piazza Alta daranno corpo e voce alla prima fiaba della raccolta, dedicata al mito della Sibilla degli Appennini.

Un piccolo momento di magia per dare a grandi e piccini il benvenuto nel mondo incantato dei Sibillini.

Ore 18.30

Tutti gli uomini della Sibilla.
La magica profetessa raccontata dalle memorie del suo popolo.

Con la Dott.ssa Tea Fonzi – Iconologa e divulgatrice

Chi è la Sibilla dell’Appennino? Il mistero si svela seguendo le tracce degli uomini e delle donne che hanno custodito la storia della magica profetessa e che, nel corso dei secoli ce l’hanno consegnata.

DOMENICA 28 LUGLIO

Ore 18.30

Antoine de La Sale tra Monte Sibilla e Monte Vettore

Racconti del passato e suggestive ipotesi interpretative.

con il Dott. Diego Mecenero – giornalista e autore per ragazzi

La narrazione del magico mondo della Sibilla e della tenebrosa leggenda del Lago di Pilato secondo la testimonianza antica di un cavaliere provenzale che ne indagò i misteri.

Nel centro storico

SABATO 27 E DOMENICA 28 LUGLIO

Il Cammino degli Alchimisti:
mostra itinerante e interattiva

Sebbene lo spettacolo finale si svolga completamente in Piazza Alta, l’aspetto itinerante della manifestazione, che è stato tanto apprezzato nelle edizioni precedenti, verrà comunque mantenuto grazie alla mostra di installazioni artistiche allestita per tutto il centro storico. Le installazioni sono opera dell’architetto Simone Porfiri.

L’ispirazione per la mostra è tratta da un passaggio del romanzo del Guerrin Meschino censurato nel 1600 e scomparso da molte edizioni odierne: in quel passaggio la Sibilla spiega al Guerrin Meschino il funzionamento dell’universo, del mondo naturale e dell’uomo stesso. I quattro elementi naturali sono alla base del pensiero alchemico medioevale e la grotta della Sibilla è stata a lungo meta di pellegrinaggio degli alchimisti.

Da qui, l’idea di un viaggio simbolico tra i vicoli del centro storico di Sarnano attraversando i quattro elementi fondamentali: acqua, terra, fuoco e aria. Un viaggio che conduce gli spettatori allo spettacolo finale e, idealmente, alla meravigliosa grotta della Sibilla. La mostra sarà interattiva: i visitatori potranno limitarsi a osservare le installazioni luminose oppure, utilizzando i loro smartphone, potranno attivare dei contenuti sonori.

L’ideatore, Simone Porfiri, ha aggiunto un ulteriore livello di significato e, attraverso il percorso, ha voluto toccare anche il tema della ricostruzione post-sisma: le installazioni, infatti, sono realizzate con materiali edili e raccontano un cantiere itinerante, definito da un linguaggio di simboli e forme che restituisce lo scenario di un territorio ancora segnato dal dramma del recente sisma, ma desideroso di rinascere. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di tutti i soci dell’Associazione, al supporto del Comune di Sarnano e al contributo di molte aziende del territorio.

Piazza Alta

SABATO 27 E DOMENICA 28 LUGLIO

Spettacolo finale: Guerrino e il Meschino: il rovescio della leggenda

Fantasia teatrale in atto unico di Tomassucci I., Monti S., Dari F., Zega V. – Regia: Francesco Facciolli

Intorno al mito della Sibilla sono nati innumerevoli racconti e leggende, di questi molti sono rimasti patrimonio della cultura orale, mentre due sono arrivati fino a noi per iscritto.

Le Paradis de la Reine Sybille, resoconto di viaggio di Antoine De La Sale che spinto dalla curiosità il 18 maggio 1420 salì davvero fino alla grotta, e Il Guerrin Meschino, opera letteraria a metà tra la favola e il romanzo cavalleresco, scritta intorno al 1410 da Andrea Da Barberino che narra le vicende di un cavaliere senza radici che arriva al cospetto della Sibilla per scoprire la verità sul suo passato.

Questo spettacolo è un pastiche postmoderno che gioca mescolando gli elementi della tradizione popolare del passato e del presente, un intreccio di riscritture e rovesciamenti che, senza snaturare la materia iniziale, ne porta alla luce il significato profondo.

Il prode Guerrin Meschino si sdoppia in due figure agli antipodi, le voci della tradizione si incarnano in personaggi fuori dal tempo, l’antica saggezza della montagna passa attraverso le parole delle creature fatate, mentre un cantastorie millenario vi condurrà fino al cospetto della Sibilla che vi rivelerà infine la vera essenza del suo mistero.

Allestito con una messa in scena molto diversa dagli anni precedenti, lo spettacolo di quest’anno abbandona del tutto l’ambientazione medievale per dar vita a un’atmosfera surreale, fuori dal tempo, che ben si addice al mondo fantastico di cui parla la leggenda.

Prenotazioni e informazioni

Le conferenze e la mostra sono a ingresso libero, mentre per lo spettacolo finale è previsto un biglietto ed è consigliata la prenotazione al numero 339 588 6927.

Menu e vetrine a tema

Per contribuire a creare l’atmosfera in tutto il paese, i ristoranti hanno aderito ideando menu a tema e molti negozianti esporranno nelle loro vetrine delle pergamene con brani tratti dal romanzo del Guerrin Meschino, costruendo un percorso che unisce simbolicamente il presente al passato e introduce gli spettatori nel mondo fantastico e surreale dello spettacolo.

Per maggiori informazioni visitate il sito dell’Associazione Il Circolo di Piazza Alta e consultate il calendario 2019 per scoprire i prossimi eventi a Sarnano.

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